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Biopsia prostatica di fusione

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Biopsia prostatica di fusione

Background

Nel corso dell’ultimo quinquennio la Risonanza Magnetica Multiparamaterica (mpMRI) della prostata (eseguita anche con bobina endorettale) ha dimostrato di essere una metodica estremamente accurata nel evidenziare la presenza di tumore della prostata. Il valore della mpMRI  risiede proprio nella sua capacità di identificare soprattutto  quei tumori della prostata clinicamente significativi, ovvero potenzialmente pericolosi per la vita del paziente. Al contratrio,i  tumori che la mpMRI non riesce ad identificare sono generalmente di bassa aggressività (ovvero clinicamente insignificanti o indolenti) e non dannosi per la vita del paziente. L’attuale tendenza, infatti, e di non procedere con l’esecuzione della biopsia in caso di negatività della mpMRI dato che il potere predittivo negativo di questa metodica è vicino al 95%.

Biopsia prostatica con tecnica fusion

Ad oggi è possibile eseguire delle biopsie mirate alle aree prostatiche sospette per tumore individuate alla mpMRI  mediante una metodica di fusione dell’immagine ecografica e dell’immagine di risonanza magnetica (biopsie prostatiche con tecnica fusion). Durante l’esecuzione l’immagine ecografica, rilevata con sonda endorettale, viene sovrapposta all’immagine della risonanza magnetica consentendo l’identificazione dell’area sospetta ed il prelievo bioptico della stessa.

Benefici

  • Maggiore sensibilità nell’identificare tumori prostatici clinicamente significativi (“maggiormente aggressivi”) 

  • Riduzione della diagnosi di tumori clinicamente non significativi (“meno aggressivi”)

  • Ridurre il trattamento di neoplasie che non rappresentano un pericolo di vita per il paziente limitando quindi il numero di interventi chirurgici

  • Riservare sempre più il trattamento chirurgico ai soli pazienti con diagnosi di tumore prostatico clinicamente significativo.

Quali pazienti?

  • Pazienti con diagnosi di tumore prostatico (ad una precedente biopsia) in regime di sorveglianza attiva (follow up)

  • Pazienti con sospetto di neoplasia prostatica, mai sottoposti a biopsia, che abbiano eseguito una risonanza magnetica alla prostata a scopo diagnostico, risultata positiva per lesioni sospette (con punteggio di PIRADS >=3).

  • Biopsie prostatiche fusion c/o IRCCS San Raffaele oppure presso Centri RAF First Clinic

  • Presso il nostro istituto vengono eseguite ad oggi biopsie prostatiche transrettali/tranperineali  mirate con tecnica fusion. La manovra può essere eseguita con l’assistenza di un medico anestesista in regime di ricovero di Day Hospital o più semplicemente in anestesia locale in regime ambulatoriale. Il paziente viene dimesso in giornata o dopo poche ore (se ambulkatoriale), in attesa dell’esame istologico definitivo alla luce del quale verranno fornite tutte le indicazioni sulla prosecuzione dell’iter diagnostico-terapeutico.

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