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Le disfunzioni sessuali maschili

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Quali sono le disfunzioni sessuali maschili?

Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è un disturbo caratterizzato dal fatto che l’eiaculazione, cioè l’espulsione del liquido seminale al momento dell’orgasmo, avviene quasi sempre prima, durante o poco dopo la penetrazione e, comunque, prima che l’uomo lo desideri.

Sebbene non sia mai stato definito un limite temporale assoluto al fine di porre diagnosi di eiaculazione precoce, si considera che un numero di spinte pelviche necessarie per raggiungere l’eiaculazione inferiore a 15 sia indicativo di un quadro meritevole di attenzione medica.

L’eiaculazione precoce è il disordine sessuale maschile più frequente e i più accreditati lavori scientifici riferiscono che, probabilmente, quasi il 75% degli uomini soffre almeno temporaneamente di questo problema nel corso della vita.

Nella stragrande maggioranza dei casi l’eiaculazione precoce è un problema senza una causa organica evidente. Spesso, infatti, può essere legato all’ansia da prestazione, ad uno stato inconscio di paura o ad un trauma psicologico. In un certo numero di pazienti questo disturbo compare in seguito alla presenza di un quadro infiammatorio del tratto uro-genitale o a fronte della presenza di alcune anomalie anatomiche del pene, come il frenulo breve.

Il paziente con eiaculazione precoce trae beneficio dalla valutazione dello specialista uro-andrologo che oltre ad identificare con precisione il problema, deve sottoporre il paziente ad accurata visita generale e genitale. In alcuni casi possono essere necessari test più specialistici per definire con precisione l’origine del disturbo.

Nella maggior parte dei casi la figura dell’urologo-andrologo può intervenire in modo significativo suggerendo una terapia corretta ai fini di un miglioramento della qualità di vita del paziente.

La terapia della eiaculazione precoce si basa oggi sull’uso di creme per applicazione locale oltre che di medicinali da assumere per via orale. In alcuni casi selezionati può rendersi necessario il ricorso alla chirurgia.

Meno frequenti sono altre alterazioni come la eiaculazione ritardata o la aneiaculazione.

Disfunzione erettile

Un problema molto importante per numero di soggetti di sesso maschile interessati è poi quello della disfunzione erettile, termine oggi usato per definire il problema della “Impotenza”.

Si definisce disfunzione erettile la incapacità di ottenere o di mantenere un’erezione al fine di completare un rapporto sessuale in modo soddisfacente.

Un recente studio epidemiologico americano ha dimostrato come il 50% circa dei soggetti maschi di età variabile dai 40 ai 70 anni presenti disturbi della erezione di severità variabile.

La maggior parte dei casi di disfunzione erettile riconosce una causa organica e numerosi sono I fattori di rischio ad oggi accertati: fumo di sigaretta, diabete, ipertensione arteriosa, traumi pelvico-perineali, dislipidemie, cardiopatia ischemica, abuso di alcool, depressione ecc…

È importante ricordare come la disfunzione erettile possa essere una spia precoce di malattie sistemiche importanti, prime tra tutte le malattie cardiovascolari.

Ogni paziente che presenta disturbi della erezione dovrebbe essere valutato dal proprio medico o dallo specialista uro-andrologo ed essere sottoposto ad accurata anamnesi medica e sessuologia, esame obiettivo generale e genitale, esami di laboratorio. In alcuni casi specifici può essere necessario eseguire accertamenti diagnostico-strumentali più specialistici.

La terapia della disfunzione erettile comprende la farmacoterapia orale, che rappresenta la prima linea terapeutica per la maggior parte dei pazienti, la farmacoterapia intracavernosa, che di solito corrisponde alla seconda linea terapeutica ed, infine, la chirurgia o vascolare o protesica. In alcuni casi specifici la terapia psico-sessuologica può essere di grande aiuto.

Calo del desiderio sessuale

Altra grande problematica è quella del calo del desiderio sessuale, che spesso si accompagna ad altri sintomi come la progressiva stanchezza, la progressiva perdita di forze, di interessi, una minore capacità di concentrazione sul lavoro ecc... In questo caso si parla di sindrome da riduzione o mancanza di androgeni.

La carenza del testosterone e dei suoi simili può infatti giustificare in modo significativo una minor volontà di avere una felice vita sessuale, oltre che molti problemi tipici dell’uomo di mezza età.

È poi molto frequente la possibilità che il calo del desiderio nell’uomo derivi dalla presenza di una sindrome depressiva, anche di minima entità. Una lieve depressione, infatti, spesso, si manifesta inizialmente proprio con una minore attenzione verso la sessualità ed una diminuzione della libido, cioè del desiderio sessuale.

Incurvamenti penieni

Gli incurvamenti del pene si suddividono in congeniti ed acquisiti.

Gli incurvamenti congeniti sono presenti sin dalla nascita e di solito vengono diagnosticati quando il soggetto raggiunge l’età dello sviluppo sessuale, a meno che ad essi non si associno anche malformazioni uretrali che permettono una diagnosi più precoce. L’incurvamento penieno congenito è legato probabilmente ad un disequilibrio dell’attività di recettori per gli ormoni androgeni a livello dei corpi cavernosi del pene, al quale consegue uno sviluppo non proporzionato degli stessi.

L’incurvamento congenito è tipicamente a direzione ventrale (pene diretto verso il basso) o laterale. È necessario trattare questa condizione se essa provoca effettive difficoltà durante l’attività sessuale del soggetto: se questo è il caso è necessario ricorrere all’intervento chirurgico di raddrizzamento del pene, ovvero di corporoplastica.

L’incurvamento penieno acquisito è legato all’insorgenza di una malattia nota come Induratio Penis Plastica o malattia di Peyronie. Questa malattia inizia generalmente con dolore al pene durante l’erezione (fase acuta della malattia) che spesso si associa alla comparsa di un nodulo o di una placca palpabile lungo l’asta peniena stessa. In alcuni casi fin dalle prime fasi del problema si osserva una deviazione della traiettoria del pene, che può acquisire una vera e propria curvatura patologica, fino a rendere impossibile la penetrazione della partner. Noduli e placche fibrose cicatriziali si possono sviluppare dopo un traumatismo coitale o a seguito di una reazione infiammatoria auto-immunitaria. In molti casi, però, la causa dell’incurvamento rimane sconosciuta. La terapia dell’incurvamento da Induratio Penis Plastica spazia dalla terapia medica con farmaci da assumere per bocca, alla terapia medica locale fino alla chirurgia nei casi in cui i rapporti sessuali siano resi impossibili dall’incurvamento stesso o quando si associ un calo della erezione. Purtroppo, infatti, questa malattia si associa spesso anche alla compromissione del meccanismo per l’erezione ed i pazienti affetti da Induratio Penis Plastica possono sviluppare anche un problema di disfunzione erettile su base vascolare.

Quali sono i principali fattori di rischio delle problematiche legate alla sessualità maschile ?

Questi elencati di seguito sono alcuni dei possibili fattori che si associano ad un più probabile sviluppo di disturbi della sfera sessuale maschile:

  • Età avanzata (dai 50 anni in avanti)

  • Ipertensione arteriosa

  • Diabete mellito

  • Aterosclerosi, condizionante problemi cardiaci e malattie dei vasi periferici

  • Dislipidemie (eccesso di colesterolo e grassi nel sangue)

  • Fumo di sigaretta

  • Eccesso alimentare ed abuso di sostanze alcoliche

  • Eccesso di peso corporeo, fino alla vera obesità

  • Scarsa attività fisica

  • Traumi fisici (ad esempio in seguito ad un incidente stradale o sul lavoro)

  • Assunzione di farmaci per altre problematiche (ad esempio per curare la pressione alta ecc.)

La disfunzione erettile come campanello di allarme per la cardiopatia ischemica

È utile ricordare tra i fattori di rischio la correlazione tra problemi cardiologici e disfunzione erettile.

Uno studio clinico recentemente condotto presso il Centro per la Medicina Sessuale della Università Vita-Salute San Raffaele in pazienti giunti alla osservazione del cardiologo per un problema di angina pectoris o di infarto del miocardio dimostrava che il 40% circa dei pazienti con questi problemi di cardiopatia ischemica avevano un problema di erezione cominciato ben prima del problema al cuore.

Questo ribadisce l’importanza della disfunzione erettile come segnale precoce, cioè come vero e proprio campanello di allarme, per un possibile problema cardiologico successivo e, di conseguenza, l’utilità di una valutazione precoce nelle persone che soffrano di problematiche sessuali.

Infertilità maschile: implicazioni Uro-Andrologiche

In circa il 50% dei casi di infertilità di coppia la causa è legata ad un problema maschile.

In questi casi si verificano alterazioni del numero o della funzionalità degli spermatozoi, le cellule seminali maschili.

Il primo esame che permette di valutare il potenziale di fertilità di un soggetto di sesso maschile è lo spermiogramma (raccolta del liquido seminale e sua valutazione al microscopio) associato alla analisi citofluorimetrica del DNA, sulla base del quale si può definire con precisione il problema.

Le cause più frequenti di alterazioni della fertilità maschile sono:

  • il varicocele (dilatazione e cattivo funzionamento di alcune vene del testicolo appartenenti al cosiddetto plesso pampiniforme)

  • le infezioni batteriche, fungine o virali

  • le alterazioni dello sviluppo dei testicoli stessi, associate o meno ad una ridotta produzione di ormoni androgeni maschili (es. testosterone, ecc…)

  • alterazioni ormonali, per sofferenza dell’ipotalamo, dell’adenoipofisi o del testicolo stesso (es. ipogonadismo ipogonadotropo, normogonadotropo ed ipergonadotropo, ecc...)

  • i traumi dei testicolo

  • le malformazioni congenite o acquisite delle vie seminali

  • le malattie genetiche (es. fibrosi cistica, alterazioni del cromosoma Y, ecc.).

Alcune di queste alterazioni possono spesso essere accuratamente diagnosticate e parzialmente curate con terapie mediche specifiche oppure con interventi chirurgici mirati.

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